venerdì 24 ottobre 2008

Pentole e affini

Prof Segre: « Quanto bene lo sapete il Cinque Maggio? »
Tutti: « Ei fu. Siccome immobile [...] Orba di tanto spiro. »
Carbo: « Stormi di uccelli neri com'esuli pensieri nel vespero migrar. »
Prof Segre: « Nooooo! Sta zitto!! »

Le bidelle chiacchierano rumorosamente nel corridoio. La Prof Della Valle le riporta all'ordine.
Prof Della Valle: « Devo anche zittire i bidelli adesso... »

Prof Ponti: « Ma hai falsificato la firma? »
Isy: « Sì. »
Prof Ponti: « Ma è contro la legge! »
Isy: « Beh, ma se è fatta bene... »

Simo e le sue pittoresche interrogazioni di trigonometria.
Prof Albonico: « Sì, è giusto. Cosa non ti torna? »
Simo: « No, è solo che mi stupisco di saperlo. »

Finito l'intervallo, Carbo entra in classe sfoggiando una pentola blu.
Prof Della Croce: « E quella dove l'hai presa? »
Carbo: « L'ho trovata in cortile. »
Tutti: « ? »
Prof Della Croce: « Vabbè, cominciamo la lezione. Siamo tutti stanchi, è la settima ora e la pentola è già sul fuoco. »
Ad oggi la pentola è ancora da lì, e troneggia boriosa sull'armadio.

Isteria da settima ora del lunedì.
Prof Della Croce: « Se c'è un modello spatusciante è quello francese... {Clacson da Corso Dante} Cosa vuole questo? {Altro clacson} Prrrrrrrrr!! »

Prof Morello: « Come si dice... Fratellesco? »
Simo: « Fraterno. »

Andrea S. approfitta indebitamente delle prese per la corrente dell'aula mettendo in carica il suo cellulare, sotto lo sguardo attonito della professoressa.
Prof Morello: « Ma ragazzi... Non lo so, volete portare anche dei pelouches per sentirvi più a casa vostra? »

Porf Segre: « Poi col Gattopardo abbiamo chiuso, finito, lo mettiamo in frigorifero. »
Simo: « Su una mensola non va bene? »

Prof Segre: « Vediamo chi traduce questa versione... (Estrae dal registro) Simona. Mi è venuto il nulla, e risalendo la colonna, dato che tu sei l'ultima dell'elenco... »
Simo: « Sono il nulla? »

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