martedì 27 giugno 2006

Dialogi assurdi

Sono tornata!! Lo so che vi mancavo, ma non piangete, su, un po' di contegno. Come mio primo post ho scelto alcuni scambi di battute. Si, perchè se già le singole frasi sono da manicomio, cosa può uscire dall' unione di più menti malate? Qualcosa tipo questo...

Andrea B.: How much did you have pres?
Simona: Quatre.

Did: Oggi non vi sopporto.
Simona: Solo oggi.

Carbo: Non riesco a seguirla.
Did: Come no?
Andrea B.: Carbo, gira pagina.

Andrea B.: Vengo io! Ho 5,85, quindi...
Andrea S.: Bhe, io ho 5,93...
Carbo: Me lasuma perde...

Andrea B.: Aliquis perde le ali davanti a ne, se, eccetera.
Daniele: Anche davanti a eccetera?

[Sarebbe buona norma alzarsi quando entra un insegnante. La giorda entra e qualcuno si alza.]
Andrea B.: Ma prechè vi alzate?
Giorda: Grazie, Andrea.

Giorda: Luca, non dirmi che ti ungi di miglio.
Carbo: Luca ha i caschi blu in casa.

Did: Ma hai un'allergia? Sei sempre li che ti gratti.
Andrea S.: No, è Carbo che ha i pidocchi.
Did: Vai a posto.
Carbo: Dai, che ci sono le zecche che ti aspettano.

Did: Fate le persone serie.
Simona: Chi? Noi?!?

Irene: Fa freddo... Simo, fa' qualcosa!
Simona: Cosa?
Irene: Non so, datti fuoco...


Per finire, vi lascio con una citazione.
"Quelle frasi sono il nostro latino, il vocabolario dei nostri giorni andati, sono come i geroglifici degli Egiziani o degli Assiro-Babilonesi, la testimonianza d'un nuccleo vitale che ha cessato di esistere, ma che sopravvive nei suoi testi, salvatidalla furia delle acque, dalla corrosione del tempo."
da Lessico famigliare, Natalia Levi Ginzburg

1 commento:

Simona ha detto...

Dovevo recuperare terreno.